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Mercato immobiliare in Italia: prezzi nelle città e rapporto con la crescita economica

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di Redazione

05/09/2025

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Il mercato immobiliare italiano, che per sua natura è soggetto a cicli, segue l’andamento dell’economia reale. Quando i redditi crescono, l’occupazione si rafforza e il costo del denaro scende, la domanda di case tende ad aumentare. Quando il quadro macroeconomico rallenta, l’interesse all’acquisto si fa più selettivo e gli affitti assorbono parte delle esigenze abitative.

In mezzo, è possibile trovare le città: organismi complessi, nei quali servizi, trasporti, università e turismo incidono sul valore al metro quadro allo stesso modo della qualità edilizia, dell’efficienza energetica e della reputazione dei quartieri. È importante capire questi meccanismi, in modo che le famiglie e gli investitori possano muoversi con attenzione, evitando scelte che potrebbero risultare non convenienti.

Scegliere una nuova casa: fattori economici e strumenti utili

Ma da dove partire quando si valuta una nuova abitazione? Sicuramente il primo elemento da considerare è quello relativo al budget complessivo, che non coincide con il solo prezzo d’acquisto: entrano in gioco, infatti, spese accessorie, eventuali interventi di riqualificazione, costi di gestione condominiale, imposte e, in caso di mutuo, tasso applicato e durata. Incidono in tutto questo il reddito familiare, la stabilità lavorativa, la previsione di spese future e la presenza di risparmi.

Per orientarsi tra quartieri e offerte, risulta di aiuto yescasa.it, portale dedicato a chi cerca case in vendita o in affitto nelle città italiane. È un sito di annunci immobiliari che punta sulla qualità delle proposte e sull’affidabilità dei professionisti: sul portale compaiono esclusivamente annunci pubblicati da agenzie immobiliari, realtà che conoscono bene il settore e possono accompagnare l’acquirente dalla visita alla trattativa, con documentazione e verifiche tecniche in ordine.

I prezzi nelle principali città

In Italia la distribuzione dei prezzi è piuttosto lineare. Milano, per esempio, mostra valori medi elevati con differenze importanti tra centro storico, aree semicentrali ben collegate e periferie. In media nel capoluogo lombardo si parla di un range di prezzo tra 4.500 e 8.500 euro al metro quadro.

Roma (con prezzi tra 3.500 e 7.500 euro al metro quadro in media) è caratterizzata da un’offerta molto ampia, che cambia in base alle zone della capitale: i quartieri centrali e le zone storiche conservano costi sostenuti, mentre le grandi aree di espansione, nelle quali i collegamenti migliorano, mostrano margini di crescita in presenza di servizi completi.

Firenze (da 4.000 a 7.000 euro al metro quadro) e Bologna (da 3.200 a 5.500 euro al metro quadro) hanno un mercato immobiliare variegato, sostenuto molto dal turismo, dalle università e dal patrimonio culturale. Per quanto riguarda Torino, ci sono quartieri centrali consolidati e aree in rilancio vicino a poli universitari e tecnologici. In questa città, i prezzi vanno da 2.200 a 4.200 euro al metro quadro in media.

Nelle regioni del Sud Italia, Napoli registra valori in crescita nei quartieri più serviti e nei percorsi turistici, con cifra tra 2.800 e 5.500 euro al metro quadro) mentre Palermo e Bari vedono una domanda stabile per prime case e un interesse crescente nelle zone meglio collegate al trasporto pubblico. Per il capoluogo siciliano si parla di costi tra 1.700 e 3.000 euro al metro quadro. Per Bari si va in genere da 1.900 a 3.300 euro al metro quadro.

Tassi, inflazione e redditi

Il legame tra prezzi delle case e crescita economica passa da alcuni fattori concreti. Se i tassi scendono, il mutuo pesa meno sul bilancio familiare e il numero di acquirenti cresce; se i tassi salgono, le rate richiedono redditi più alti e la domanda si sposta su superfici inferiori o su zone meno costose.

L’inflazione elevata tende a erodere il potere d’acquisto, ma, su tempistiche lunghi, molti considerano la casa un bene reale capace di preservare valore. Tutto dipende dalla qualità dell’immobile, dall’efficienza energetica e dalla facilità di locazione nel caso si tratti di investimento.

La crescita dei redditi, quando è diffusa, aiuta lo sviluppo del mercato perché rende sostenibile l’acquisto per più famiglie e rafforza la fiducia nel futuro.

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