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Coltivazione idroponica: cos’è e quali sono i vantaggi

Written by Redazione

Attraverso la coltivazione idroponica è possibile coltivare delle piante con un sistema già consolidato ma sconosciuto a molti, che prevede diverse caratteristiche. Si tratta di un metodo di coltivazione alternativo, che richiede attenzione e l’utilizzo di alcuni attrezzi particolari. Infatti spesso, quando si parla di coltivazioni, si fa riferimento alle modalità che prevedono l’uso di un vaso, con il relativo substrato per far crescere le piante, oppure del terreno in generale. Esistono però altri modi per mettere a punto delle coltivazioni: ci riferiamo proprio al metodo della coltivazione idroponica, una modalità che richiede un controllo preciso di vari elementi, come l’acqua, la luce e la temperatura, oltre che determinati nutrienti che si rivelano necessari per la crescita delle piante. Vediamo di saperne di più su questa tipologia di coltivazione.

Come funziona la coltivazione idroponica

Abbiamo visto che per la coltivazione idroponica sono necessari alcuni strumenti specifici, che tengano conto non solo dei contenitori utili per far crescere le piante, ma anche di strumenti di misura e di lampade adatte. Sul sito di Idroponica.it è possibile trovare tutti questi attrezzi, avendo a disposizione un’ampia scelta di prodotti, sia per la coltivazione idroponica che per quella aeroponica, ma anche per quella tradizionale, indoor e outdoor.

La coltivazione idroponica, come abbiamo visto in precedenza, può avere differenti caratteristiche che sono utili per favorire la crescita degli ortaggi o delle piante in generale. Si può utilizzare uno specifico substrato, ma a volte quest’ultimo non è previsto in questa tipologia di coltivazione.

Ci sono coltivazioni che prevedono impianti di irrigazione speciali, come quelli a goccia, tenendo conto della metodologia che si sceglie per apportare le corrette sostanze nutritiva. In particolare, su quest’ultimo punto dobbiamo dire che spesso non sono necessari i classici fertilizzanti e il suolo, visto che l’acqua e i nutrienti arrivano ai vegetali direttamente attraverso le radici.

Quali sono i componenti

Un sistema idroponico è composto da diversi componenti. Innanzitutto, ci sono i contenitori all’interno dei quali vengono messe a dimora le piante. Poi dobbiamo ricordare la presenza di un substrato di coltivazione. Si tratta essenzialmente del materiale che permette la coltivazione delle piante.

Ci sono diverse soluzioni per quanto riguarda questo materiale, perché per esempio si possono utilizzare l’argilla espansa, la vermiculite, la fibra di cocco, la pomice. Sono tutti materiali caratterizzati dal fatto che lasciano all’acqua la possibilità di defluire liberamente.

Molto importante, fra i componenti di un sistema idroponico, è la soluzione nutritiva che è composta da acqua e fertilizzanti. Si tratta più che altro di concimi liquidi che forniscono alle piante le adeguate sostanze nutritive. A seconda del tipo di piante coltivate si può utilizzare la soluzione nutritiva più adatta.

Molto importante è il sistema di irrigazione costruito appositamente con collegamenti alla centralina elettronica. E poi, fra gli altri componenti, possiamo individuare il sistema di drenaggio. Quest’ultimo dà la possibilità di raccogliere le sostanze nutritive eventualmente in eccesso per poi riutilizzarle successivamente.

I vantaggi della coltivazione idroponica

Fra i diversi vantaggi che si possono ricavare dalla coltivazione idroponica c’è il fatto che i cibi che si ricavano non sono soggetti alla stagionalità. Inoltre, con questo tipo di coltivazione si riducono anche i tempi per ottenere dei risultati precisi.

Possiamo avere, anche con un orto idroponico, tutti gli ortaggi di cui abbiamo bisogno e saranno sempre freschi nel corso dell’anno. La produttività aumenta e la qualità dei prodotti può essere davvero più alta rispetto a quelli che vengono ottenuti con le produzioni industriali.

Si ha anche un risparmio di acqua, perché si evitano assolutamente gli sprechi, anche perché di solito l’acqua utilizzata viene immessa di nuovo nel ciclo produttivo. Si riducono i tempi per la manutenzione delle piante, visto che queste non sono soggette a parassiti o attacchi da parte dei funghi.

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