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Facilita la tua attività: opzioni fiscali per chi possiede una Partita IVA

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Written by Redazione

Chi ha una P.IVA può godere di una serie di agevolazioni fiscali che vanno ad influire sul canone di noleggio a lungo termine. Benefit che condizionano l’attività non solo a livello economico, ma proprio gestionale.

Gestire una partita IVA comporta diverse responsabilità, ma anche opportunità. Per esempio, esistono opportunità legate al noleggio dell’auto che potrebbero aiutarti a risparmiare sui costi operativi del tuo business.

Noleggiare un’auto a lungo termine con P.IVA: tutti i vantaggi fiscali

Il noleggio a lungo termine è una formula vantaggiosa per privati ed aziende, che hanno intenzione di guidare una flotta o un singolo mezzo, che gli consenta di usufruire di una serie di servizi già inclusi nel canone mensile (ecco perché viene chiamato all inclusive).

La detrazione e la deducibilità sfruttabile da chi ha una P.IVA, va applicata non sul prezzo di vendita del mezzo, bensì sulla rata mensile del noleggio. Il canone include due voci: quota di locazione e quota di servizi.

La precisazione è d’obbligo, dato che in fase di calcolo occorre separare le due voci, tenendo conto del limite massimo di deducibilità da applicare alla quota di locazione pura, anche perché la quota di servizi non ha limiti.

Deducibilità e detrazione per aziende

Un’azienda può dedurre e detrarre fino al 100% dell’IVA applicabile al canone di noleggio, purché dimostri che la flotta di veicoli sia esclusivamente strumentale. In questo caso i benefit fiscali potranno essere goduti e applicati, sia sulle quote per i servizi che sulla quota di locazione.

Sulla deduzione in caso di uso non strumentale, vi è un limite massimo del 20%, da applicare su un ragguaglio che non supera 3.615,20€ per ogni mezzo individuale.

Quanto alla detrazione per mezzi non strumentali, il limite massimo applicabile è pari al 40%.

Questo in linea di massima, è ciò che ti aspetta (come benefit fiscali), per gestire al meglio l’eventuale noleggio a lungo termine di una P.IVA.

In questo caso grazie ad una fattura unica, potresti togliere alla tua eventuale amministrazione aziendale, un peso non indifferente, vista la semplicità con cui viene gestista questa soluzione di locazione (valida per l’intera flotta).

Gestire la P.IVA senza un commercialista? Scopriamone i pro e i contro

Le opzioni fiscali a cui sottostare in caso di gestione della partita IVA, sono molteplici. Gestire la propria attività fiscale senza un commercialista, potrebbe portare a delle conseguenze. Ma è bene chiarire ogni aspetto, così da lasciarti fare le tue dovute valutazioni.

Lo svantaggio più grande – come ben puoi immaginare – è quello di incorrere a delle sanzioni amministrative (dipende l’errore anche molto salate), per ritardi o dati inseriti nel modo scorretto.

Tuttavia, se si ha un grado di preparazione talmente alto da poter fare a meno del commercialista, è chiaro che il vantaggio più significativo è di poter ridurre notevolmente le spese.

Software gestionali

Per poter adempiere alla fiscalità nel modo più corretto possibile, vi sono dei software gestionali a cui far affidamento per la gestione semi automatica. I programmi di interesse sono inerenti a: spedizione delle fatture, invio delle fatture a SDI (Sistemi di Interscambio), gestione dell’anagrafica dei propri clienti.

Molti di questi – se saputi usare – permettono in un certo senso, (da prendere con le pinze e usare il buonsenso), di sostituire la figura del commercialista. Naturalmente, molti di essi hanno un costo variabile, ma più si punta alla professionalità, maggiore sarà il prezzo.

Registri contabili obbligatori

Alcuni imprenditori (non tutti), devono seguire quanto scritto dal Codice Civile all’articolo 2214, il cui obbligo è quello di tenere sotto controllo il libro degli inventari, il libro giornale e le altre ed eventuali scritture contabili.

Alcuni soggetti che devono sottostare all’obbligo sono: privati diversi, enti pubblici, società che devono pagare L’IRES, SAS, SNC e persone fisiche che svolgono un’attività commerciale. È chiaro che gli obblighi dipendono dalla natura aziendale e dal regime in cui si trovano.

Tasse, contributi e scadenze

Un’altra nota dolente per le imprese sono senza dubbio le tasse da versare all’erario. Tra scadenze non rispettare e importi errati, è facile incappare in multe amministrative molto pesanti. Ecco perché occorre essere pronti e preparati sulle cifre corrette da corrispondere allo Stato.

Anche i contributi previdenziali (d’obbligo come sostituto di imposta), devono essere versati con estrema precisione. L’importo del trattamento previdenziale cambia in base al proprio regime, alla natura aziendale ed altri fattori che potrebbero condizionare l’operato.

Gestione fiscale di una P.IVA: conclusioni finali

Alla luce di quanto visto, e delle possibilità di risparmio (con ad esempio i software gestionali o il noleggio a lungo termine), è chiaro che ogni valutazione è puramente soggettiva. Sicuramente, la scelta più logica e giusta, sarebbe quella di affidare la tua attività ad un intermediario del settore (ragioniere o commercialista che sia).

Molte volte il costo da destinare al professionista, diventa quasi irrisorio a fronte delle soluzioni da lui poste per facilitare l’operatività e la gestione totale della tua attività imprenditoriale. Anche perché se non fosse così importante, non avrebbero motivo di “esistere”.

Le opzioni fiscali per una P.IVA sono molteplici. Di anno in anno nascono nuove soluzioni sempre più interessanti e promettenti. Ecco perché ti suggeriamo di fare le tue accurate valutazioni, affinché tu possa ottenere un ricavo economico non indifferente.

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